Finale Ligure - Guida Turistica

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.: FINALE LIGURE
 Finale Ligure è un comune di 11.794 abitanti in provincia di Savona.
 Il comune è situato sulla Riviera Ligure di Ponente, poco distante dal promontorio di Caprazoppa, ed il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana Pollupice. Dista dal capoluogo circa 25 km.
 La struttura urbanistica di Finale Ligure si articola in tre diversi nuclei che soltanto nel 1927 sono stati riunificati: Finalmarina (o Finale Marina, la zona urbanizzata più di recente con l'affermarsi del turismo balneare di massa), Finalpia (o Finale Pia, sita sulla costa che conserva la struttura originaria della città) e Finalborgo (o Finale Borgo, l'antico centro storico che conserva tracce delle antiche mura quattrocentesche e i ruderi dei castelli Govone e San Giovanni) nel 2002 è stata inserita nel Club i borghi più belli d'Italia. Ad essi venne accorpata Varigotti (antico borgo saraceno famoso per le sua spiagge), attualmente frazione distante pochi km dal centro città.
 Le numerose caverne ritrovate nel territorio del Finalese hanno permesso agli storici di datare i primi insediamenti umani già nel Neolitico.
 Durante l'epoca romana il borgo di Finale Ligure, chiamato dai Romani Ad Fines, segnava il confine tra le popolazioni dei Liguri Sabazi e dei Liguri Ingauni le antiche tribù presenti nel ponente ligure già in epoca preistorica. La prima testimonianza scritta del villaggio risale al 967, quando l'imperatore Ottone I in un diploma costituì la Marca Aleramica. Divenuto possesso di Bonifacio del Vasto nel 1091 fu ereditato dai marchesi Del Carretto, confermando l'eredità delle terre da Federico Barbarossa nel 1162.
 La famiglia marchesale dei Del Carretto qui costituì un potente marchesato, annettendosi altri feudi minori, creando contrasti (soprattutto per i traffici commerciali) con la Repubblica di Genova, proprietaria della quasi totalità delle terre del ponente e levante ligure. Nonostante la riconferma del marchesato a favore dei Del Carretto, nel 1226, la famiglia nobiliare non riuscì a contrastare la potenza della repubblica genovese accettando le convenzioni imposte da essa nel 1290 e nel 1340. Nel 1385 la repubblica divenne proprietaria, con la sentenza espressa da Antoniotto I Adorno, di alcune terre del marchesato lasciando ai Del Carretto solo una parte dei feudi presenti nel prestigioso marchesato finalese.
 Il cambiamento di proprietà scatenò una sorta di diatriba locale tra la famiglia e la Repubblica di Genova che tramutò in una vera e propria guerra, tra il 1447 e il 1448, che provocò l'incendio di Finalborgo e la vittoria dei Genovesi.
 Nel 1496 Alfonso I Del Carretto riottenne da Massimiliano I la totale investitura del marchesato, successivamente riconfermata nel 1529 da Carlo V. Nel 1558 il malgoverno di Alfonso II Del Carretto fece inasprire i rapporti con la popolazione, scatenando la reazione di Genova che richiedette nuove rivendicazioni sulle terre e riconferme imperiali. Il governatore di Milano, vista la delicata situazione creatasi nel marchesato, lo fece occupare nel 1571, passando sotto dominio della Spagna nel 1602.
 Nel 1713 la Repubblica di Genova acquistò il marchesato, confermando il passaggio anche durante la pace di Aquisgrana del 1748, sottraendo il territorio alla famiglia Savoia. Divenne parte integrante del Regno di Sardegna nel 1815 e del Regno d'Italia nel 1861.